Le emozioni rivestono un aspetto essenziale nella qualità di apprendimento e non solo. Esse ci permettono di conoscere noi stessi e la loro interpretazione è totalmente soggettiva (ciò che fa star bene qualcuno, per esempio, potrebbe spaventare qualcun altro e viceversa).
È fondamentale saper riconoscere le proprie emozioni perché questo porta ad elaborare una strategia di gestione delle stesse. Spesso certe emozioni, quali paura, rabbia, ansia e disgusto, spaventano e viene d’istinto sopprimerle, soffocarle, deviarle, ma questo, nel tempo, porta a conseguenze svantaggiose. Riconoscere le proprie emozioni aiuta a gestirle e questo ci rende più forti e più consapevoli: esse sono parte di noi.
Anche riconoscere le emozioni degli altri è importante perché questo implica reciprocità nella relazione. L’empatia, infatti, è la capacità di immedesimarsi in un’altra persona e, attraverso il dialogo e l’ascolto attivo ed empatico, si comprendono non solo le parole dell’interlocutore, ma anche ciò che prova e che magari non riesce a manifestare in maniera esplicita.
La nostra priorità è quella di creare un clima sereno ed empatico tra studente e professionista. Questo si ripercuote positivamente sul processo di apprendimento, sui risultati e sulla relazione che si instaura.